
La Nazionale Pre Juniores Maschile sta lavorando sotto gli occhi del tecnico federale Vincenzo Fanizza. Gli azzurrini saranno impegnati nella rassegna continentale di categoria al momento programmata a Marsicovetere (PZ) e Lecce dal 4 al 13 settembre. Concludiamo il viaggio alla scoperta del giovane gruppo azzurro che si sta preparando a questo importante appuntamento. Protagonisti dell'ultimo focus sono Nicolò Volpe, Ranieri Truocchio e Stefano Dell’Osso.
Quando hai scoperto che la pallavolo sarebbe stata la tua attività?
Nicolò: ho scoperto che la pallavolo sarebbe stata la mia attività all’età di 10 anni.
Ranieri: ho provato a giocare a pallavolo per la prima volta a 5 anni fa, dopo aver capito che preferivo praticare uno sport di squadra rispetto ad uno sport individuale.
Stefano: mi sono veramente convinto che la pallavolo potesse essere la mia attività, da quando mi sono trasferito a Trento alla fine della terza media.
Cosa significherebbe per te vestire la maglia della Nazionale maggiore?
Nicolò: per me sarebbe un sogno e un onore vestire una maglia così importante.
Ranieri: per me significherebbe aver raggiunto il mio obbiettivo.
Stefano: indossare la maglia che hanno indossato atleti del calibro di Juantorena, Zaytsev e Giannelli, sarebbe un sogno.
Quanto l'essere uno sportivo ruba tempo alla tua vita privata? Come riesci a conciliare le due dimensioni?
Nicolò: l’essere uno sportivo ruba molto tempo alla mia vita privata ma con un po' di organizzazione si riesce a conciliare sport, vita privata e studio.
Ranieri: ovviamente non è facile conciliare le due cose, ma con il tempo sono riuscito ad organizzarmi al meglio per vivere con serenità le due realtà.
Stefano: credo che la mia vita privata non abbia niente in meno rispetto a quella di qualcuno che non pratica sport a livello agonistico.
Come pensi di poter essere un esempio per i ragazzi come te?
Nicolò: potrei essere un esempio per i sacrifici che uno sport come la pallavolo praticamente tutti i i giorni richiede. Ma non mi sento di essere un esempio.
Ranieri: penso di essere un esempio per i ragazzi come me, soprattutto per la dedizione che metto in quello che faccio.
Stefano: molti ragazzi giovani abbandonano lo sport per via della scuola o per i sacrifici che ne comporta, il segreto è nell’organizzazione di tutte questi aspetti.
Quali sono, secondo te, i valori più importanti che la pallavolo trasmette e che possono essere trasmessi ai ragazzi che iniziano a giocare?
Nicolò: il valore più importante è senza dubbio il gioco di squadra perché mette il singolo soggetto a disposizione della squadra e non di sé stesso.
Ranieri: secondo me uno dei valori più importanti di questo sport, è il gioco di squadra, perché ti insegna a saper comunicare con i tuoi compagni.
Stefano: il gioco di squadra, il sacrificarsi per il compagno, il gruppo, l’amicizia e la dedizione al lavoro.
Quali sono stati l'evento o l'esperienza più significativi della tua vita, sia in ambito sportivo sia nella tua vita privata?
Nicolò: l’esperienza più significativa in ambito sportivo è stato il primo allenamento con il Vero Volley Monza in Serie A1. Nella vita privata invece l’esperienza più bella è stata la vacanza con i miei amici.
Ranieri: sicuramente il fatto di aver partecipato ad una qualificazione per l’Europeo, e l’Europeo stesso.
Stefano: la qualificazione e l’Europeo stesso.
Dillo con un aggettivo: come vorresti essere presentato al pubblico? Quale caratteristica ti distingue?
Nicolò: tenace. Sono una persona buona e gentile ma in partita divento agguerrito perché non mi piace assolutamente perdere.
Ranieri: penso di essere una persona determinata, costante e ottimista.
Stefano: testardo. Non penso sia un aspetto negativo, tutt’altro, per raggiungere degli obbiettivi, devi per forza esserlo sia dentro che fuori dal campo.
La tua canzone o genere preferito?
Nicolò: di tutto un po'.
Ranieri: mi piace la musica House.
Stefano: ascolto musica Rap – Trap.
Se non avessi giocato a pallavolo quale altro sport ti sarebbe piaciuto fare?
Nicolò: mi sarebbe piaciuto praticare nuoto.
Ranieri: avrei provato a giocare a football americano.
Stefano: avrei praticato il tennis.
Come immagini il tuo futuro?
Nicolò: spero che sia pieno di soddisfazioni sia in ambito sportivo sia nella vita privata.
Ranieri: essendo una persona ottimista, penso sempre al meglio, ma ho la consapevolezza che non sarà facile arrivare a giocare ad alti livelli.
Stefano: difficile rispondere a questa domanda. L’obbiettivo è quello di rendere la pallavolo il mio lavoro.
Che cosa ti aspetti da questo Campionato Europeo?
Nicolò: mi aspetto un livello molto alto da parte degli avversari, ma soprattutto che chiunque rappresenti l’Italia dia il massimo di sé stesso.
Ranieri: se avrò la possibilità di parteciparvi, mi aspetto dalla squadra e da me stesso massimo impegno e di dare tutto.
Stefano: nella speranza di essere convocato, tanta emozione, e una medaglia, il colore non si dice.
Il tuo sogno nel cassetto?
Nicolò: giocare in SuperLega e vestire la maglia della Nazionale maggiore.
Ranieri: come già detto in precedenza il mio obbiettivo è quello di raggiungere la Nazionale maggiore.
Stefano: vivere di pallavolo, giocatore prima e allenatore poi.